Al di là del tempo e dello spazio, c'è la CREAZIONE

Nella chiamata follow-up successiva alla Global Bars Class di settembre 2025 Dain Heer invita a NON ASPETTARE MAI e a CREARE SEMPRE. Invito talmente incisivo che ad esso segue una facilitazione volta a distruggere e screare tutto ciò - piattaforme comprese - che ci/ti porta a decidere di chiedere e poi aspettare....che l'Universo faccia tutto in modo perfetto prima della tua azione.

Abituati ad essere definiti dalle coordinate di SPAZIO e TEMPO non contattiamo sempre la capacità di andare al di là di tutto questo. Nel libro "Come diventare denaro. Eserciziario", di Gary Douglas, si legge questo brano davverro illuminante:- Ogni volta che hai un pensiero che non cancelli, allunghi il periodo di tempo, fino a quando ciò che volevi manifestare non potrà più esistere. [...] Ogni volta che dici qualcosa, che pensi qualcosa di negativo a proposito di ciò che hai deciso di creare, dai un colpetto alla pallina, ti allontani un po' dal tuo obiettivo, dalla buca, fino alla sua sparizione. Allora non esiste più. E tu lo costruisci di nuovo, in continuazione -.

Se pensiamo al mondo dell'arte in qualsiasi forma, quanto abbiamo imparato a credere che l'ispirazione venga da fuori? Uno "squarcio" improvviso nel nostro mondo, prezioso e irripetibile e nello stesso tempo anche fragile. Da preservare e proteggere. Qualcosa quindi che sembra venire ad impossessarsi di noi, come se in tutto questo non avessimo un ruolo. Ma è veramente così? E quanto invece siamo spazio che crea e riceve? L'informazione non è una concessione dall'Alto, pur avendo in sé qualcosa di sovra-umano.

La questione potrebbe porsi in questi termini: posso attivare la motivazione/ispirazione partendo ad esempio dalle domande "Che cosa ci vorrebbe per..."? - "Cosa posso creare oggi che non è stato possibile creare prima?" E riflettendo a tutte le volte che è arrivata un'ideona nel nostro mondo, quanto la sua manifestazione può essere stata conseguenza di una domanda silenziosa, neppura riconosciuta? Perchè oltre alla domanda verbale, c'è l'energia della domanda, c'è l'essere la domanda, che si può poi esternalizzare a parole e che ci fa pragmatizzare il processo creativo. Nel manuale di FONDAZIONE sono presentati gli elementi della CREAZIONE: domanda, scelta, possibilità e contributo. Potremmo azzardare che l'ultimo elemento, il CONTRIBUTO appunto, sia la MOTIVAZIONE, quella onda attivante che abbiamo sempre pensato che sia casuale e non connessa a noi: un colpo di fortuna irripetibile. Aderire a questo interessante punto di vista - la motivazione come un colpo di fortuna che arriva da fuori - è aderire senza scampo all'ATTESA passiva di un segno che riaccenda il nostro motore. E questo approccio non è certo sbagliato. Ci lascia, però, nel TEMPO e in tutte le sue implicazioni: ciclicità, ripetitività, programmazioni collettive. Sapere di ESSERE LA FONTE, invece, è sapere di poter scegliere di CREARE e di ricevere il supporto dell'Universo con i suoi infiniti contributi.

Poi c'è l'altro punto di vista per il quale ho veramente creato solo quando VEDO il risultato concreto; di conseguenza la fatica, il dubbio, l'oscillazione della fiducia che si mostrano tra la richiesta e l'attualizzazione, nel processo creativo, minacciano il riconoscimento della CREAZIONE. "Tutto ciò che non mi permette di sapere, essere, percepire e ricevere che tutto questo si sta già creando e che si attualizzerà con facilità, gioia e gloria, DISTRUGGO E SCREO" è un processo verbale che salva dall'intoppo creativo. Ad un tratto mi fermo perchè non vedo niente, faccio domande da una settimana e nulla si mostra.....quindi NON STA FUNZIONANDO. C'è un TEMPO della creazione, quel delicato incontro tra la nostra reale disponibilità a ricevere ciò che abbiamo chiesto e le ritmiche universali. Ma non è l'ATTESA PASSIVA E IMPOTENTE: è la scelta quotidiana di creare, di fare domande, di essere disposti ad aggiungere, cambiare, distruggere e ricreare. A volte penso che se tutti gli abitanti della Terra facessero Access Consciousness sarebbe tutto più facile e veloce: va anche considerata la mentalità e il modo di funzionare umani che rallentano il processo creativo. Perchè se tu crei dal caos ma hai intorno persone lineari, ecco che puoi essere l'effetto delle energie di chi ti circonda. E che cosa ci vorrebbe per essere al di là di tutto questo? Se la tua CREAZIONE ha una certa vibrazione, non tutti i luoghi e non tutte le persone potranno riceverla. E qui è quando ritorna in ballo il TEMPO.

MA ALLORA non se ne esce più!! Che cosa ci vorrebbe per essere degli attualizzatori istantanei? E cosa creerà farsi questa domanda tutti i giorni? Magari il super lento diventa più veloce, e il veloce si trasforma nel super veloce. Che si sappia: se gli altri hanno un effetto su di noi, NOI possiamo avere un EFFETTO su di loro.